Non essere impulsivo e siedi sulla sponda. Prima o poi il cadavere passa.....urca se passa....
Nell'immodesto tentativo di imitare Dio, l'uomo costruì la E.444 (S.M. Luigi V°)
I lunghi singhiozzi dei violini d'autunno, feriscono il mio cuore con monotono languore....
la fiammella del bambino che è in te resti accesa
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tanti cari auguri ad entrambi, pensa marco quando vi ho conosciuti al serafico la prima volta pensavo che eravate coetanei e invece....... augurissimi.
"Se qualcuno vi si avvicina con un dono e voi non lo accettate, a chi appartiene il dono?", domandò il samurai. "A chi ha tentato di regalarlo", rispose uno dei discepoli" Lo stesso vale per l'invidia, la rabbia e gli insulti", "Quando non sono accettati, continuano ad appartenere a chi li portava"
Grazie Marco,
è circa un anno e mezzo che ci siamo conosciuti al Serafico, quando si partì in quarta con la voglia di trenini, ed ora eccoci qua sempre a parlare di trenini anche se con qualche "distrazione" che cerca di "deviarci" su binari a scartamento strano.
Comunque certe "distrazioni" non fanno parte del nostro gruppo ( mi permetto di chiamarlo nostro, perchè lo sento nostro) ed a questo proposito mi piace allegare una poesia che ritengo essere una esortazione a continuare su questa strada.
Ed ancora, cento di questi giorni mi sembrano tanti, ma mai mettere limiti alla.....................provvidenza.
Ho dovuto cancellare il messaggio di Guido perchè dava problemi.. più avanti cerceremo di capire il perchè... Questa la poesia allegata da Guido
I T A C A
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo
nè nell’irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro,
se l’anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d’estate siano tanti
quando nei porti, finalmente e con che gioia,
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori Fenici indugia e acquista
madreperle, coralli, ebeno e ambre
tutta merce fina, anche profumi
più inebrianti che puoi,
và in molte città Egizie
impara una quantità di cose dai Dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca,
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fà cha duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull’isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato un bel viaggio
senza di lei mai ti saresti messo
in viaggio: che cos’altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.
C.P. Cavafys
Nulla impedira` al sole di sorgere ancora, nemmeno la notte piu buia, perche` dietro alla nera cortina della notte c’e` un’alba che ci aspetta
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non conoscevo l'animo poetico di guido , bravo bella poesia, anche se ti firmi con uno pseudonimo so che è farina del tu sacco genzanese.
"Se qualcuno vi si avvicina con un dono e voi non lo accettate, a chi appartiene il dono?", domandò il samurai. "A chi ha tentato di regalarlo", rispose uno dei discepoli" Lo stesso vale per l'invidia, la rabbia e gli insulti", "Quando non sono accettati, continuano ad appartenere a chi li portava"
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