ARGOMENTO:

Arigato, GRANDE Maestro

Stavo commentando l'incommentabile mezzo centimetro questa notte, poi mi sono ricordato che l'Arrigo predilige velocità altissime......

mi ricordo che quando avevo costruito il circuito di binari in HO avevo messo una rotaia smontata di traversine lungo la parte esterna dei binari curvi, in modo di rialzarli e non avere il deragliamento, a suo tempo usavo un trasformatore che mi dava ben oltre i 12 v dei tradizionali della lima, ho notato che ho lo stesso risultato con i trasformatori della fleischmann, pertanto credo che per i ritorni dovremo dotarli di questo metodo, in realtà viene utilizzato in modo di controvertire la forza centrifuga con la forza centripeda. qui non dovremo convertire le due forze ma ci può servire per evitare gli sganciamenti in curva e in più non aver problemi di eventuali deragliamenti da imputare alla velocità.

Arrigo l'idea è valida, è il 1/2 cm che non torna (vedesi raccomandazioni riportate nella nem 114).

va bene sarà 2.5 mm, anziché 5 mm.
io per il momento mi ricordavo di più ma non ho ancora fatto l'occhio tra la scala N e la HO.

ciao.

Certo capisco, ma dai un occhiata a cosa dice la prima parte della nem 114 e le nostre normative a pagina 6:



FS al vero detta una elevazione massima di 160mm che equivalgono ad 1 mm in scala.

Paolo ha scritto:

...Alla riunione Fabrizio ha portato anche un modellino in cartoncino (in scala minima) di un ritorno simmetrico e non mi è sembrato che si fossero problemi. Suggerisco di fotografarlo e postarlo per maggior chiarezza...

per Paolo

Da notare che le FS tengono fissa la rotaia interna e la sopraelevazione di 160 mm è di quella esterna rispetto all'interna;
noi solitamente teniamo fisso l'estremo interno della traversina e mettiamo lo spessore sotto l'estremo esterno della stessa.
Pertanto se le norme dicono G = 0.6 mm corrisponde a circa uno spessore di 1.0 mm sotto il bordo esterno delle traversine, infatti per avere la stessa pendenza trasversale si ha:
0.6 : 9 (scartamento) = 1.0 : 16 (traversne)

Chris

Beh le nem dicono esattamente quello e si vede chiaramente nel disegno che il dislivello è riferito al piano del ferro. Poi rileggendo bene l'intervento di Arrigo ho visto che lui parla di forza centrifuga che si trasforma in forza centripeta ma è un concetto non corretto in quanto le forze fisiche in ballo in questa questione sono giustamente la forza centrifuga ma l'altra è rappresentata dal peso del rotabile identificabile come un vettore che dal baricentro del veicolo agisce sulla normale rispetto al terreno. Detto ciò se questo vettore, che rimane sempre perpendicolare al terreno (vedesi concetto del filo a piombo), esce dalla sagoma del veicolo, che in questo caso è rappresentato dalla proiezione verso il terreno dell'imperiale del veicolo, a causa della eccessiva inclinazione del piano del ferro il veicolo o verrà sparato verso l'esterno seguendo il vettore della forza centrifuga o letteralmente si sdraierà all'interno della curva a causa del suo stesso peso.

Ci sono poi delle formule per determinare la velocità detta di "totale compensazione" che la velocità massima ideale con la quale il nostro rotabile può affrontare la curva sapendo che la forza centrifuga sarà annullata dal vincolo rappresentato dalla rotaia esterna.

appena pronti faremo questa prova:



...speriamo bene...

Marco ha scritto:

Certo capisco, ma dai un occhiata a cosa dice la prima parte della nem 114 e le nostre normative a pagina 6:

FS al vero detta una elevazione massima di 160mm che equivalgono ad 1 mm in scala.

Se non ho capito male allora basterebbe mettere un cavetto da un millimetro sulla parte esterna della curva?

In altro topic

Alberto ha scritto:

I nuovi ritorni sono quelli che abbiamo visto i progetti con una leggera discesa nella parta del ritorno?

Ecco qualche dettaglio in più:

la struttura

la fase realizzativa

e le prove al Palacavicchi