GR 685 FS
Intendendo realizzare una delle più belle vaporiere delle nostre FS in scala N ci sono solo due strade: o l'autocostruzione integrale, o ricorrere alle prove di stampo Tibidabo e ad una meccanica già esistente.
La mia pigrizia mi ha fatto optare per la seconda via, applicando però tutti gli accorgimenti e le migliorie possibili per ottenere un modello decente da queste anziane stampate in plastica.
La 685 Tibidabo, peraltro mai commercializzata, e comunque reperibile ancora presso qualche artigiano del settore (ACAR) che ne fece scorta (per fortuna) a suo tempo, presenta il duomo separato dalla sabbiera e il camino "largo", indice questo che, come consuetudine del tempo, Tibidabo copiò pedissequamente (o quasi) la S685 HO di Rivarossi.
Volendo procedere alla realizzazione di una 685 che non sia però di derivazione da una 680, cioè con pancone "corto", duomo e sabbiera in un unico corpo e camino normale, occorre lavorarci un pochino.
L'intenzione è di realizzare la "196", attualmente ancora esistente e tenuta atta per treni storici.
Il complesso delle stampate prevede il corpo caldaia con coperchio frontale, il pancone-gruppo cilindri, i respingenti, i fanali, la cabina, la cassa del tender da 22 mc; insomma, tutta la sovrastruttura "al grezzo".
La cosa puù sgradevole che le stampate presentano, è l'accoppiamento cabina-caldaia, che porta la cabina stessa a posizionarsi troppo in basso, rispetto al filo superiore del generatore di vapore. Quindi occorre riportare del materiale sul fronte della cabina (plasticard), eliminare le sedi di incastro cabina-caldaia e relativo grosso (troppo) coprigiunto, ed accoppiare le due parti in posizione reciproca più opportuna. La caldaia sarà anche privata di camino, duomo e sabbiera.
I finestrini frontali della cabina sono stati accecati, stuccati e rifatti in posizione, foggia e dimensioni più opportune, mentre con filo in ottone da 0,3 è stata riprodotta la porta di accesso al praticabile destro (la loco in questione presenta già la guida a sinistra).
Della parte del pancone frontale-gruppo cilindri useremo solo la parte frontale sotto alla caldaia e la parte orizzontale del pancone, ma accorciata di 1,5 mm circa, rifacendo ex-novo il pancone in plasticard e applicando respingenti e custodie in opportuna posizione.
I cilindri, che riproducono quelli per la distribuzione Caprotti, vanno eliminati.
Numerosi dettagli vanno aggiunti per ottenere la 685 classica: serbatoi ai praticabili (tondo di plasticard inserito in appositi scassi praticati ....ai praticabili.....pardon per il gioco di parole),
leva di inversione (listello di plasticard), corrimani in filo di acciaio o ottone da 0,3, sia laterali, che ai praticabili, che sul coperchio frontale della camera a fumo, ove è stato rifatto anche il volantino di apertura.
I coprigiunti delle fodere della caldaia sono stati spianati e rifatti con listello da 0,25x0,5mm in plasticard e riportati in posizione esatta, il duomo è un tondo in plasticard tornito montato su trapano e lavorato con un cutter,le portine di lavaggio sono gocce di colla vinilica opportunamente riportate, ed il camino è un pezzetto di tubo di ottone da 3mm di diametro. Anche le scalette di accesso sono state realizzate, mediante pezzettini di plasticard da 0,5mm di spessore.
Vaschette di lubrificazione (plasticard) e cannette varie (fili sottili di rame), assieme alle valvole presenti sul tetto della cabine, nell'apposito incavo, unitamente al fischio, completano il tutto.
Anche la cassa del tender è stata lavorata, tagliando e riportando in posizione più esatta le parti laterali con i corrimani di accesso, sistemando la parte posteriore e i gradini di salita e relativi corrimani e sostituendo la parte che imita il carbone con un pezzo di lastrina di piombo per zavorrare di più il tender stesso, che sarà motorizzato.
Alla cassa sono stati incollati i longheroni del telaio e la riproduzione delle fiancate dei carrelli, in quanto il carro del tender da usare è a 4 assi fissi (traslano lateralmente), senza carrelli ruotanti; viene data quindi "l'illusione" di un tender a carrelli, come fa Fleischmann con molte delle sue vaporiere.
Tutto viene spruzzato poi con una mano di fondo Talken.
La meccanica proviene da una BR 23 DB Fleischmann, motorizzata nel tender, alla quale viene adattata la parte posteriore accorciandola per essere allocata sotto alla cassa Tibidabo. Il telaio è tagliato a misura ed il carrello posteriore ridotto in lunghezza.
I cilindri sono stati appiattiti al limite del possibile, sopra ai quali sono stati incollati quelli della 691 Del Prado, corrispondenti a quelli della 685. Gli spessori in gioco daranno come risultato finale il complesso cilindri un pochino sporgente (come la 691 già da me realizzata), ma si può ancora, a parer mio, accettare.
Il carro motorizzato del tender è stato privato dell'ingombrante motore originale e rimotorizzato con un Mabuchi FF-K30WD da 6 volt. Se non troverò il posto per una resistenza di caduta di valore opportuno, dovrò stare attento con il "regolatore"......
A questo punto lasciamo questa prima fase dei lavori alle immagini, per avere una mezza idea di ciò che risulterà alla fine....
Le prime immagini delle varie lavorazioni, per confronto i pezzi allo stato d'origine....
Una prima passata di fondo, per vedere come vanno i lavori..... Il camino è ancora quello originale, decisamente troppo largo.....
Ecco quel che rimane della meccanica della BR 23 Fleischmann....
Una prima impostazione della locomotiva.....
Altre immagini, con il tender ancora non finito....
La sovrastruttura della locomotiva è quasi a posto, con il pancone accorciato, altre finiture, ed il tender zavorrato......