Le "Tartarughe"
Nella scala N la E.444 FS è uno dei modelli senz'altro più celebrati, tanto che ancora oggi, con un po' di pazienza, si possono reperire modelli non più in produzione di tali locomotive in varie versioni. E al vero?
La E.444 tenne a battesimo l'alta velocità italiana a materiale ordinario a partire dal 1967, facendo parlare parecchio di sè. Era una locomotiva innovativa, caratterizzata da prestazioni che finalmente equiparavano le nostre ferrovie alle altre concorrenti europee. Fu battezzata scherzosamente "Tartaruga" a seguito di un concorso tenutosi nella primavera del 1967 sul mensile aziendale "Voci della rotaia".
Innovativo il carrello, senza trave oscillante, a forma di O e non più ad H in pianta, motori T550FS (poi T750 sulle unità di serie) di grande potenza ad elevato grado di shuntaggio di campo (66%), un sistema innovativo di gestire l'avviamento, pur rimanendo nella tradizione, utilizzando l'inserzione/disinserzione ciclica di elementi del reostato in modo da ottenere più gradini di avviamento con pochi contattori e poche sezioni del reostato, con una regolazione così più fine, antislittante, anticabraggio, 4400 kW di potenza oraria e capacità di viaggiare a 180-200 km/h. La massa, tutta aderente, variava ufficialmente tra le 78 e le 80 tonnellate per prototipi ed unità di serie, 84 tonnellate per il prototipo 005 che sperimentò l'equipaggiamento elettronico full-chopper che fu poi proprio delle tigri, 82 tonnellate dei due esemplari semi-elettronici shunt-chopper 056 e 057 ed 88 tonnellate finali per le E 444 R.
Vediamo nel dettaglio le differenze principali ed estetiche tra le varie serie, dato che anche qui, spesso, si equivoca tra prototipi, 1^ serie e 2^ serie.
Le prime 4 unità sono quelle da considerarsi prototipi o preserie, le E.444.001 - 004, costruite tra il 1967 ed il 1968, caratterizzate dal frontale ancora con il pancone piatto portarespingenti ed una estetica dei frontali ancora non bellissima, tuttavia accattivante. Leggermente meno potenti e veloci delle unità di serie, viaggiavano ufficialmente a 180 km/h grazie al rapporto 41/77, anche se nel novembre 1967, sulla Roma - Napoli, un treno dimostrativo toccò i 207 km/h.
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(Per la descrizione tecnica completa e la storia del gruppo E444 vedi anche il numero 111 di Tuttotreno)